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Vi riporto di seguito un passaggio di una ordinanza sindacale che indica espressamente “il divieto di spandimento di liquami zootecnici e di concimi a base di urea e obbligo di copertura delle vasche di stoccaggio dei liquami zootecnici; sono fatti salvi gli spandimenti mediante iniezione o con interramento immediato dei liquami e dei concimi a base di urea”.

Lo aveva detto bene Fabrizio De Andrè, nella famosa canzone “Via del Campo”.

Per la maggior parte degli italiani il “benessere animale” è una questione importante.

Sembra uno dei mezzi meno importanti, ma non è così: il carro spargi-letame.

Noi addetti ai lavori lo sappiamo bene: concimare, tagliare e irrigare non sono le uniche operazioni necessarie da svolgere nei prati stabili delle nostre campagne.

Da sempre considerato una cosa “sporca”, uno scarto di stalla, il letame si è rivelato essere una delle maggiori risorse che l’azienda agricola genera nella sua attività.

Anche quest’anno è arrivato il tempo della transumanza dalla montagna alle stalle di pianura.

Ditemi che non è d’accordo: andare dritti al sodo, lavorare meno ma (perfino) migliorare le performance della mandria, del terreno, dell’azienda nel suo complesso.

Le campagne sono percorse da mezzi potenti e possenti, fatti apposta per raccogliere con precisione e rapidità grandi quantità di foraggi, mais trinciato e altre colture arrivate finalmente a maturazione.