Vi riporto di seguito un passaggio di una ordinanza sindacale che indica espressamente “il divieto di spandimento di liquami zootecnici e di concimi a base di urea e obbligo di copertura delle vasche di stoccaggio dei liquami zootecnici; sono fatti salvi gli spandimenti mediante iniezione o con interramento immediato dei liquami e dei concimi a base di urea”.
Questo divieto è uno dei tanti elencati nella stessa ordinanza del Sindaco di un comune dell’alta pianura vicentina - Pianura Padana - per limitare le concentrazioni di inquinanti nell’atmosfera.
Come premessa sono indicati oltre 15 tra Decreti Legge, Decreti del Presidente della Repubblica, Decreti Ministeriali, Circolari Ministeriali, Delibere della Giunta Regionale del Veneto, Leggi Regionali ecct.
Lo sappiamo tutti: l’inquinamento atmosferico si ripercuote sull’uomo, sugli ecosistemi, sugli edifici, sui materiali e sul clima. Gli inquinanti hanno ripercussioni dirette sulla salute e sull'ambiente. Contribuiscono inoltre a rendere l'uomo, le piante e interi ecosistemi più vulnerabili nei confronti di altri «fattori di stress» quali gli agenti patogeni, i parassiti o la siccità.
Gli inquinanti vengono «trasportati» su lunga distanza. Provocano l’acidificazione e l’eutrofizzazione degli ecosistemi sensibili. L’ozono ha effetti cronici sulla vegetazione e causa perdite di raccolto.Insomma, se a noi umani l’inquinamento fa male, all’ambiente (ai suoli, alle piante, ai raccolti) non fa proprio bene.
Sembra un bollettino di guerra, di una guerra in cui siamo perdenti tutti.
Ma noi tutti - che con vari compiti e funzioni lavoriamo in agricoltura - sappiamo come siano imprescindibili tante attività della filiera agricola per generare cibo, alimenti e prodotti per l’uomo e l’industria. E come queste attività siano alla base delle nostre aziende, che danno da mangiare alle nostre famiglie.
La parola magica - se ce ne fosse una di veramente capace di invertire questa rotta perversa di inquinamento perdurante - è sostenibilità.
Nello specifico, per la parte che riguarda la distribuzione dei liquami e dei concimi di origine zootecnica, oggi dobbiamo continuare a utilizzarli, per le loro qualità e proprietà nutritive del suolo e delle piante del ciclo colturale annuale. La sostenibilità di queste attività di distribuzione ci è garantita da tecniche di spandimento oggi molto raffinate e da mezzi altrettanto efficaci, che permettono di utilizzare i liquami e gli effluenti per rifornire di materia organica i terreni e le coltivazioni.
In questi anni mi sono specializzato in queste tematiche, proponendo mezzi come botti per liquami e accessori per la distribuzione a terra di assoluta efficacia. Questi mezzi rispondono ad un nome e una marca conosciuta nel mondo per la sua qualità tecnica e tecnologica: Joskin.
Questi mezzi sono oggi dei veri e propri concentrati di tecnologia - per i materiali utilizzati, i sistemi progettuali e tecnologici applicati e il ridotto impatto che generano sul suolo - che permettono la sostenibilità ambientale e la quella economica per l’azienda che li utilizza.
Sono a disposizione: queste tematiche non sono più rinviabili.
Ne parliamo?
Luca Zolin