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Sembra uno dei mezzi meno importanti, ma non è così: il carro spargi-letame.
Noi addetti ai lavori lo sappiamo bene: concimare, tagliare e irrigare non sono le uniche operazioni necessarie da svolgere nei prati stabili delle nostre campagne.
Da sempre considerato una cosa “sporca”, uno scarto di stalla, il letame si è rivelato essere una delle maggiori risorse che l’azienda agricola genera nella sua attività.
Anche quest’anno è arrivato il tempo della transumanza dalla montagna alle stalle di pianura.
Ditemi che non è d’accordo: andare dritti al sodo, lavorare meno ma (perfino) migliorare le performance della mandria, del terreno, dell’azienda nel suo complesso.
Le campagne sono percorse da mezzi potenti e possenti, fatti apposta per raccogliere con precisione e rapidità grandi quantità di foraggi, mais trinciato e altre colture arrivate finalmente a maturazione.
Il letame animale è la miglior fonte di sostanza organica per il terreno e viene impiegato sia per nutrirlo che per migliorarne le condizioni.
Lo sappiamo tutti: i reflui zootecnici o agro-energetici non sono un problema da smaltire ma una risorsa da valorizzare, una risorsa agronomica vera e propria alternativa ai fertilizzanti chimici.
Arriva il tempo delle raccolte di insilati e trinciati. E con esso tutte le operazioni necessarie per giungere all’insilamento del prodotto raccolto in campo per avere - una volta maturato - un ottimo alimento destinato ai bovini da latte.