Noi addetti ai lavori lo sappiamo bene: concimare, tagliare e irrigare non sono le uniche operazioni necessarie da svolgere nei prati stabili delle nostre campagne.
Queste operazioni le possiamo considerare di “ordinaria manutenzione”. C’è anche una “straordinaria manutenzione”, che va a curare la struttura del suolo ed è altrettanto importante per garantire - e migliorare - la salute del terreno.
Tra questo tipo di interventi rientrano l’arieggiatura e la scarificatura, scoperte da non molto dagli amanti del giardinaggio, ma ben presenti e conosciute dagli agricoltori che hanno a cuore i loro prati e quanto essi producono.
Le due operazioni differiscono per alcuni aspetti:
Un prato folto, vigoroso e lussurreggiante permette raccolti importanti per quantità di foraggio prodotte e per le qualità nutritive che esso potrà offrire agli animali cui è destinato.
Questi benefici si ottengono anche grazie all’arieggiatura e la scarificatura del suolo.
Si aumenta l’ossigenazione del terreno con assoluti benefici per l’erba.
La penetrazione degli elementi nutritivi e fertilizzanti è facilita: in questo modo riescono a raggiungere le radici.
Si favorisce il drenaggio dell’acqua che viene così assorbita dal suolo in modo più rapido e profondo.
Contemporaneamente si combatte l’indurimento del terreno, infatti se il prato non viene arieggiato e scarificato per molti anni l’erba cresce molto meno e si indebolisce.
Infine, il passaggio di arieggiatura e scarificatura del prato stabile agisce nella pulitura meccanica dell’erba secca e nella frantumazione delle parti di letame - precedentemente sparse sul suolo - ancora presenti in superficie.
I tempi in cui trattare il suolo con l’aeratore sono consigliati dall’eperienza: prima della ricrescita dei foraggi, dopo la pausa invernale e alla fine della fienagione. Se invece il prato è destinato a pascolo, un’erpicatura leggera e poco profonda, al solo scopo di spargere il letame, rimane una pratica molto indicata.
Per mantenere la crescita di erba buona, occorre effettuare una regolare manutenzione dei pascoli. Il passaggio di un aeratore - abbinato ad una falciatrice di scarti - impedisce alle erbe di bassa qualità di diffondersi su tutti i prati vicini.
Occorre avere una attenzione particolare per i mezzi utilizzati per le due operazioni di arieggiatura e la scarificatura:
la loro azione - se condotta in modo improprio e con mezzi inadeguati - potrà danneggiare il suolo piuttosto che porter beneficio.
Joskin ha sviluppato una famiglia completa di attrezzature per l’arieggiatura e scarificatura del suolo dei prati.
L’esperienza degli aglicoltori è stata ascoltata e valorizzata per progettare una serie completa di mezzi performanti e di alta qualità. La cura costruttiva, i materiali e le tecnologie utilizzate nelle lavorazioni distinguono sul mercato gli arieggiatori e scarificatori della casa belga: la loro qualità li rende sempre un buon acquisto e un investimento di lunga durata.
Il passaggio di un arieggiatore e/o scarificatore JOSKIN della serie Scariflex consente:
Abbinando uno Scariflex ad una seminatrice elettrica o pneumatica si può contemporaneamente agire per la ricrescita del foraggio nelle zone libere del prato.
La seminatrice elettrica - tramite un piatto rotante - sparge il seme. Mentre la versione pneumatica distribuisce le sementi - tramite flusso d'aria e un sistema di distribuzione - attraverso gli spargitori collocati prima dei denti flessibili.
Con un unico passaggio si cura e rende più folto il manto erboso che copre il suolo.
Considerando che un mezzo o attrezzatura Joskin “è per sempre” (dura nel tempo, fa consumare meno carburante per la trazione, ha un valore residuo più alto rispetto le altre marche) è sicuramente un buon investimento.
Dopo non direte più che “l’erba del vicino è più verde”.
Joskin in Italia è rappresentata da Lucagri: per questo siamo a disposizione per informazioni, test e forniture.
Luca Zolin