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In questo tempo particolare in cui le tensioni internazionali e il conflitto in corso turbano i mercati delle materie prime alimentari si ripresenta il dibattito su come usare la superficie coltivabile, con il fine di aumentare la produzione interna di derrate alimentari, riducendo la dipendenza da quei mercati che oggi restano preclusi.
Quando l’ho incrociato la prima volta, in una stalla del parmense, mi sembrava un giocattolo.
Si muoveva tra le corsie della stalla come un folletto, indomito e veloce.
La donna è mobile è l'aria che il Duca di Mantova intona nel terzo ed ultimo atto di Rigoletto di Giuseppe Verdi. Verdi faceva un mestiere diverso dall’agricoltore, non conosceva i miscelatori poiché non erano ancora stati inventati. Ma di musica se ne intendeva.
Passa questo signore - “contadino di montagna” si definisce proprio così - e si piazza davanti al monumentale Joskin Silo Space 480D.
La paglia si costituisce dei cosiddetti culmi, ovvero i fusti dei cereali rimasti dopo che i granelli sono stati raccolti. È dunque generalmente formata da grano tenero, grano duro, orzo ed avena
E’ il momento: il frumento è già nato. Il terreno ha bisogno di nutrire la parte radicale della pianta che copre tutta la superficie colturale disponibile.
Caricare gli alimenti, miscelare e distribuire le razioni con approssimazione, senza un controllo preciso di quantità e qualità della miscelata genera degli sprechi che intaccano sia la produttività dei capi alimentati che le performance dell’impresa zootecnica nel suo insieme.
Una parte importante - anzi fondamentale - della filiera agricola riguarda i trasporti e la logistica: spostare i prodotti è essenziale quanto produrli.
Sempre più grande è la consapevolezza che la stalla di qualità non è un “luogo” ma un sistema, un modo di lavorare, gestire, essere allevatori e agricoltori.
Vi riporto di seguito un passaggio di una ordinanza sindacale che indica espressamente “il divieto di spandimento di liquami zootecnici e di concimi a base di urea e obbligo di copertura delle vasche di stoccaggio dei liquami zootecnici; sono fatti salvi gli spandimenti mediante iniezione o con interramento immediato dei liquami e dei concimi a base di urea”.