Quanti sforzi per offrire alla mandria del cibo fresco, bilanciato (dal punto di vista nutrizionale) e in una razione omogenea (uguale per tutti, dal primo all’ultimo).
L’impegno per produrre buoni foraggi, procurarsi componenti di qualità al giusto prezzo, creare miscelate perfette il più delle volte non basta: occorre capire come gli animali interagiscono con le razioni che hanno disponibili in mangiatoia.
In buona sostanza dobbiamo capire come l’animale mangia, quante volte si approccia alla mangiatoia e quanto tempo vi passa.
Perché?
E’ l’ingestione di sostanza secca che sta alla base della produzione di latte
Risulta quindi molto importante la relazione tra la quantità di sostanza secca ingerita e il tempo che la vacca passa alla greppia. Infatti le vacche con alta ingestione sono tipicamente quelle che passano la maggior parte del tempo in greppia nell’arco della giornata, con pasti piccoli ma frequenti.
Il modo in cui la vacca mangia incide anche sulla digestione dell’alimento stesso: pasti piccoli e frequenti aiutano la stabilità delle fermentazioni e impediscono fluttuazione ampie del pH. La stabilità del pH del rumine è la chiave per avere vacche sane e produttive. Inoltre la stabilità del ph del rumine ha una forte correlazione con l’aumento del contenuto di grasso e proteine del latte prodotto.
Quindi - dato per scontato che la razione unifeed sia preparata bene (fresca, bilanciata, omogenea) un buon allevatore
Fornire cibo fresco e disponibile in ogni momento incoraggia le vacche a mangiare spesso. Avvicinando frequentemente la razione già scaricata in mangiatoia, cerchiamo infatti di minimizzare i tempi che le vacche passano senza cibo disponibile.
Osservando l’animale capiremo come mangia, se l’approccio al cibo è frequento o rado, se l’ingestione della sostanza alimentare è a piccole razioni o concentrata in pochi momenti durante il giorno.
Le osservazioni delle abitudini alimentari dei bovini allevati hanno fornito dati interessanti:
le vacche mangiano tra le 6 e le 10 volte al giorno che equivalgono da 3 fino a 5 ore al giorno di alimentazione.
Per questo devono poter accedere alla razione quando vogliono. Diversamente perderanno tempo in piedi sottraendo tempo alla ruminazione e al riposo in cuccetta, due momenti e fattori fortemente incidenti sulla produzione di latte.
Occorre impedire la de-miscelazione della razione, perchè le vacche sono delle ottime selezionatrici di alimenti. Preferiscono i concentrati piuttosto che i foraggi, ma se ingerissero prima i concentrati e poi la fibra avremmo grosse variabilità del pH del rumine, con conseguenti problemi metabolici, produzione di latte altalenante e grasso a rischio.
Gli accostamenti frequenti permettono di rimescolare la razione unifeed, vanificando il tentativo di selezione che gli animali attuano comunque quando ingeriscono e rendendo di fatto l’alimentazione completa ed equilibrata.
Un bovino in salute e che mangia poco (per volta) ma spesso dedica dalle 8 alle 10 ore alla ruminazione: questo porta ad un tasso molto alto di assorbimento dell’alimentazione e quindi maggior capacità di ingestione. Fattore determinante la ruminazione è la presenza di fibra nella razione.
E qui torniamo ai punti 1 e 2: come mangia e quanto mangia il bovino, connesse alla disponibilità continua di unifeed in mangiatoia.
La ruminazione è anche strettamente legata al riposo degli animali, tempo dedicato dai bovini alla ruminazione.
All’apparenza questi 3 fattori sembrano scontati, ma non sempre è così.
C’è infatti una attrezzatura particolare che abbiamo selezionato per voi: Promax di Bobman.
E’ una macchina porta-utensili che in modo semplice e rapido permette di avvicinare la miscelata alla mangiatoia e al tempo stesso rimescolarla.
In una sola azione avrete il vantaggio di renderla di nuovo disponibile e ri-miscelarla dopo la prima - inevitabile - cernita che le vacche fanno mangiando.
La stessa macchina, grazie alle sue molte utilità (e al giusto accessorio) vi consentirà di pulire gli spazi aziendali e le cuccette di stabulazione.
Disponibile con propulsore diesel o full-electric per un utilizzo silenzioso e di basso impatto ambientale.
Un vero strumento poliedrico, completo e facile da usare con tante soluzioni insieme.
Provare per credere.