Professionisti Unifeed: Chef Delle Stalle

Professionisti Unifeed: Chef Delle Stalle

Giro per stalle ogni giorno. Incontro allevatori, nutrizionisti e commercianti delle più svariate cose ed attrezzature per il grande mondo dell’agricoltura e della zootecnia in particolare. Ormai non ho più occasione di vedere animali alimentati con metodo "tradizionale" ma quando sento parlare di alimentazione "tradizionale" per i bovini mi viene in mente - immediatamente - la vecchia stalla di casa mia. Il lavoro "lento" che si svolgeva in stalla scandiva il tempo della giornata: dal mattino molto presto alla sera con la "pausa" da metà mattino a metà pomeriggio dedicata ai lavori in campagna, a seconda della stagione. Gli alimenti (erba, foraggi, sottoprodotti, concentrati, ecc.) erano somministrati separatamente, al mattino ed alla sera mettendoli direttamente nella mangiatoia posta di fronte agli animali che - normalmente - erano vincolati al loro posto in stalla tramite una catena apposita. Era un metodo che causava molti inconvenienti, soprattutto alle bovine in lattazione. Questi i limiti più significativi di quel metodo: attività ruminale incostante, bassi rendimenti della digestione, carenze o eccessi alimentari anche in base alle preferenze dell’animale che scartava o sceglieva alimento più gradito, immunodepressione, effetti negativi sull’attività ruminale, alterazioni delle attività digerenti in generale iperconsumo di particolari alimenti da parte della bovina con rifiuto degli altri. Nel tempo gli studi sulla nutrizione animale e la loro applicazione - da parte dei veterinari e in particolare degli alimentaristi - ha portato al "piatto unico" o unifeed. E’ la ’’tecnica della razione costante’’, un sistema di alimentazione che prevede la somministrazione di razioni complete, equilibrate, con vari componenti opportunamente miscelati. Le parti fibrose come i foraggi - fondamentali per la ruminazione - sono anche tagliati in misure ottimali per la prima digestione del bovino. Il criterio della razione unica "unifeed" è diverso rispetto al tradizionale: la disponibilità del cibo è ad libitum - continua - e l’apporto nutrizionale della miscelata è equilibrato per poter essere ingerito dall’animale senza creare scompensi o eccessi. Per gli animali avere gli alimenti a continua disposizione crea un autocontrollo, con un calo di competizione, e garantisce una maggiore efficienza del processo nutrizione ’ produzione lattiera o accrescimento di massa per la carne. Tutto semplice, detto in quattro parole. In una manciata di righe scritte ci sta una rivoluzione che ha cambiato la tecnica e soprattutto i risultati dell’allevamento zootecnico. Ma non stiamo parlando di secoli o tanti decenni fa. Quello che ancora fa la differenza è lo "chef" che combina i vari alimenti per preparare piatti unici prelibati, saporiti, omogenei e soffici. I preferiti dai bovini cui sono destinati.
E chi è lo "chef" del caso? Una macchina che miscela in modo particolare i singoli alimenti, li trita alla lunghezza e forma giusta, li amalgama senza che perdano sapore o modifichino il loro gusto. Anche qui, semplice a dirsi ma non facile a farsi. Per questo vi parlo di "professionisti dell’unifeed" capaci di ideare, progettare, produrre attrezzature complesse per fare una cosa molto semplice e che nelle nostre cucine domestiche farebbe un qualsiasi frullatore: miscelare. In realtà oggi i mezzi specializzati per queste operazioni sono macchine complesse, frutto di lunga pratica progettuale e costruttiva, concentrati di tecnologia e di elettronica. Dopo trent’anni di esperienza nel settore sono sempre più persuaso di come queste tematiche debbano essere affrontate in modo professionale e non banale. E la scelta di un nuovo miscelatore sia un passaggio cruciale per l’allevatore ed una azienda zootecnica. Una macchina che diventa elemento centrale del processo produttivo dell’azienda non può essere frutto di una sola considerazione economica ("quella che costa meno", tanto fanno tutte le stesse cose...) ma deve essere valutata in moltissimi aspetti. Per questo serve un "professionista dell’unifeed" che sveli tanti aspetti di queste macchine particolari e aiuti a fare la scelta migliore, che non sempre (o quasi mai!) è quella, prima vista, la più a buon mercato. Del resto, quando andate al ristorante, quanto pesa la fama dello "chef" sulla vostra scelta? 

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