On Line | On Land. Primo Maggio

On Line | On Land. Primo Maggio

(Mario Rigoni Stern) …oggi dico sempre quando mi incontro con i ragazzi: voi magari aspirate ad avere un impiego in banca, ma ricordatevi che fare il contadino per bene è più intellettuale che non fare il cassiere di banca. Perché un contadino deve sapere di genetica, di meteorologia, di chimica, di astronomia persino. E allora tutti questi lavori che noi consideriamo magari lavori così, magari con un certo disprezzo, sono lavori invece intellettuali.

Non sono un letterato, mi conoscete.
Mi ha colpito questo passo di Mario Rigoni Stern (Il sergente nella neve, ricordate?) che parla di noi. Mi ci metto anch’io, quindi il “noi” ci sta.
Primo Maggio, festa del lavoro o meglio dei lavoratori.
Il lavoro - come tutti i valori e le gesta - non ha corpo, diventa verbo vuoto pur con tanta forza evocativa senza chi lo incarna, lo attua e lo svolge nella realtà.
Realtà quotidiana, continua - ininterrotta, senza fine - come sappiamo bene per esperienza.
Oggi non vorrei parlarvi di macchine, di quali siano migliori di altre, di come sia importante scegliere bene, comparando qualità, dotazione prestazioni.
Troppe volte ci si ferma a scegliere: occorre comparare, confrontare per capire le sottili differenze che alla lunga generano ricavi e problemi diversi.
Quello è il mio “lavoro”. Oggi vorrei parlare del vostro lavoro.
E anche qui ho poco da insegnarvi, se non dicendo che anche la mia famiglia era contadina. Che il locale più importante della casa era la stalla. Che i campi erano il nostro parco giochi e i trattori erano tutte delle Ferrari. Tra tutte queste cose c’era (e c’è tuttora) tanto lavoro, fatica, passione. M anche soddisfazioni.

On Line | On Land.
Oggi è diverso. Gran parte della vita si svolge “On Line”. Anche il lavoro di tanti si svolge nella grande piazza virtuale che è il web. Di concreto c’è poco anche se ogni azione svolta nella grande rete ha delle ricadute contingenti, reali e concretissime sulla nostra attività ed esistenza.
In linea, appunto. E se la linea non c’è? Sono dolori…

Di contro noi agricoltori siamo - per forza - “On Land”, per terra.
C’è una grande fedeltà e passione in tutto questo. Che deve essere combinata con le competenze necessarie a sostenere allevamenti, colture, aziende. Per noi l’orizzonte è fatto dalla linea della campagna che abbiamo davanti. Se poi alziamo gli occhi è per scrutare se arriva la pioggia o il temporale, sperando nel bel tempo quando serve.
In azienda abbiamo un parco macchine degli di una scuderia: la tecnologia ha invaso le nostre aziende e in alcuni macchinari ci sono app, programmi, connessioni e funzioni che sembrano aerei.

Nel nostro mondo contadino c’è tradizione e futuro. C’è la storia del mondo e dell’uomo (che ha cominciato ad evolversi coltivando la terra, dopo averne semplicemente usato le risorse alimentari disponibili) e c’è anche il futuro del pianeta. C’è un ambiente da valorizzare per produrre di più e meglio e contemporaneamente difendere, preservare, accudire.

E la differenza la facciamo ancora una volta noi: allevatori, agricoltori, operatori che a vario titolo e modo lavoriamo “on land”, per terra e per la terra.

Ognuno di noi ha un compito, un lavoro da svolgere. L’augurio di oggi è che possiamo essere i migliori allevatori, agricoltori, esperti possibili.
Dalla qualità della nostra presenza dipende la qualità dei prodotti, dell’ambiente, del futuro di tutti, perché solo i contadini salveranno il mondo.
Buon Primo Maggio, lavoratori.

Luca Zolin. 

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