Miscelatori Unifeed: Quale Scelta?

Miscelatori Unifeed: Quale Scelta?

Orizzontale o verticale? Trainato o semovente? Qualcuno non sa a che santo votarsi, ma per una scelta così importante occorre valutare alcuni aspetti tecnici e economici.
Eccone alcuni.

Quando si tratta di scegliere il miscelatore da acquistare per la propria azienda zootecnica molte sono le da fare: di ordine tecnico, logistico ed economico.
L’esperienza fatta accanto agli allevatori, del nord e del sud, della montagna, campagna o in riva al mare, mi ha fatto capire che non tutti ragionano con razionalità. Tanti seguono la tradizione di casa - ho sempre usato questo e non cambio! - mentre altri temono che passare dall’orizzontale al verticale (o viceversa) possa influire sulla resa della mandria in termini di produttività. Occorre invece valutare bene il mezzo da prendere: infatti le scelte “tecnologiche” della sala di mungitura e del carro miscelatore sono fondamentali per la qualità e redditività di una azienda zootecnica.

1 Verticale Vs. Orizzontale
Bel quesito, ma la prima vera domanda da farsi quando si sceglie un mezzo che deve preparare l’unifeed per la mandria è un’altra: che miscelata voglio?
“Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”, recitava l’adagio, e questo vale anche in stalla. Dimmi che razione unifeed cerchi e ti dirò che carro usare. Le varie case propongono macchine con coclee miscelanti orizzontali e verticali, anche se il mercato sceglie con sempre maggiore frequenza la versione verticale. Voi che scelta fareste? Io consiglio sempre e risolutamente la macchina con miscelazione verticale, per tanti motivi.

2 Trainato Vs. Semovente
Questa è la questione numero 2: dopo aver optato per una delle possibili soluzioni di miscelazione, si tratta di andare a scegliere se vogliamo un mezzo autonomo - semovente quindi - oppure ci basta un carro da mettere a rimorchio di uno dei trattori aziendali.
Anche qui, calma e ragioniamo: non deve essere solo questione di soldi (il semovente - ovvio - è ben più) ma di logistica e di ottimizzazione dei tempi lavoro. In ogni caso il numero dei capi che compone la mandria è il primo indicatore per una scelta ponderata e ben fatta.
Anche in questo caso, la domanda da farsi è diversa: quante razioni chiede la mia mandria ogni giorno? Fate un rapido calcolo: dal numero capi (e non solo numero totale, ma considerate i gruppi che abbisognano di diete differenti - in lattazione, in asciutta, in accrescimento) avrete il conto delle razioni necessarie. Dividete per 7, che sono le razioni che ci stanno (mediamente) in un metro/cubo di unifeed e avrete l’indicazione di quanta miscelata vi serve in un giorno. Il conto è fatto: non vi resta che scegliere la cubatura del mezzo ideale per la vostra azienda. A parità di caratteristiche della miscelata la scelta ora deve essere tra un mezzo semovente e uno trainato. Conosco aziende e situazioni che li hanno presi entrambi, per soddisfare esigenze logistiche ed operative complesse, ma sono casi sporadici.

3 La miscelata
Qualche settima fa vi ho scritto sulle caratteristiche della miscelata perfetta: non voglio ripetermi, ma a questo link trovate il pezzo (https://lucagri.farm/blog?post=59370) che le descrive. Ebbene un miscelatore unifeed degno di questo nome deve fare esattamente tre cose:

  • Tagliare le fibre lunghe alla lunghezza ottimale per il rumine
  • Miscelare in modo omogeneo le varie componenti della ricetta
  • Pesare, cioè dosare in modo preciso le componenti in modo da avere una ricetta equilibrata per gli animali cui è diretta.

4 E allora?
Da quando sono approdato in Siloking ho considerato molti altri aspetti che fanno la differenza in un miscelatore per unifeed. L’aspettativa di vita di una carro - per dirvene uno - è un aspetto che non avevo tenuto nella dovuta considerazione, ma sapere che un mezzo ha davanti a se una vita operativa molto più lunga dei corrispondenti di altre marche fa la differenza.
Accompagnando un giornalista presso un importante impianto zootecnico della pianura padana, ho sentito una risposta che mi ha illuminato su quale sia il “compito” di un esperto di carri miscelatori rispetto al cliente. Il giornalista chiedeva all’imprenditore perché avesse scelto quella specifica macchina.
La risposta è stata semplice: “Lui conosce la nostra stalla, le nostre esigenze, i nostri obiettivi: non doveva semplicemente vendermi un carro, ma fornirmi il mezzo migliore per raggiungere tutti gli obiettivi che gli avevo posto davanti. Mi sono fidato ed oggi, dopo un anno siamo contenti in due. Io perché ho speso bene i miei quattrini, lui perché sa di essere sempre il benvenuto nella mia azienda”.
Per chiudere, senza per forza dover insegnare nulla a nessuno, ripeto sempre a tutti coloro che devono fare la scelta di un mezzo per la propria stalla la stessa poesia: precisate bene le vostre esigenze e rispondete a quelle.
La scelta verrà naturale. Un esempio guida per precisare le necessità della vostra azienda lo trovate in https:// lucagri.farm/siloking-preventivo: è una griglia di domande che vi permette di fissare dei parametri ben precisi per identificare il mezzo che fa per voi.
Infine affidatevi ad un esperto e, se possibile, chiedete di provare la macchina. Comprereste un abito senza provarlo?
Pensate: se sbagliate abito lo cambiate, ma se sbagliate miscelatore il cambio sarà molto più oneroso e doloroso.

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