Miracoli Del Letame, se Distribuito Bene

Miracoli Del Letame, se Distribuito Bene

Da sempre considerato una cosa “sporca”, uno scarto di stalla, il letame si è rivelato essere una delle maggiori risorse che l’azienda agricola genera nella sua attività.
Non genera guadagni (se non in qualche caso), ma fa risparmiare denaro (pensate a quanto ne avete speso per i concimi di sintesi…) e fa bene al suolo, alla biodiversità e quindi all’ambiente.
Ovviamente, se usato e distribuito bene.

Per millenni il letame è stato la materia che da sola a nutriva le piante; tanto da bastare - solo lui - alle loro necessità vitali. Questo prima dell’avvento dell’agricoltura “moderna”, che ha inserito i concimi di sintesi nel ciclo delle lavorazioni annuali del terreno.
Infatti il letame di derivazione animale è la miglior fonte di sostanza organica per il terreno: lo nutre e contemporaneamente ne migliora le condizioni.

Contribuisce in misura determinante a rendere il terreno aerato, drenato, leggero ma sodo. Insomma, quello che si definisce “fertile, di buon impasto” La sostanza organica che compone il letame interviene anche sulla struttura del terreno, ne riduce la tendenza al compattamento (se è argilloso) e migliora la ritenzione idrica, se è sabbioso oppure acido e torboso.
Il letame - al tempo stesso - interviene migliorando le caratteristiche fisiche del suolo: in terreni sabbiosi, la materia organica favorisce la creazione di aggregati stabili, aumentandone la ritenzione idrica. Nel caso di suoli argillosi riduce la tendenza alla coesione delle particelle di terra, ammorbidendole e riducendo le condizioni che favoriscono il compattamento dovuto all’aridità. Il letame è fondamentale per la vita delle piante, grazie al suo apporto di componenti biochimiche: aminoacidi, vitamine, acidi umici e fulvici, che favoriscono l’accrescimento delle radici e l’assorbimento dei nutrienti.

Il letame bovino (quello di mucca) è il più diffuso e facilmente reperibile. Ci sono altri tipi di letame, altrettanto importanti per le loro caratteristiche fisico-chimiche e nutritive, ma essendo disponibili in minore quantità sono impiegati per usi diversi, soprattutto domestici ed hobbistici negli orti, nei giardini e per le piante ornamentali.

A noi interessa - ovviamente - il letame per uso agronomico, disponibile in grandi quantità negli allevamenti bovini e destinato ad essere sparso sulle superfici agricole per ricavarne tutti i benefici che ho descritto nella prima parte: il letame basta da solo a nutrire le piante presenti sul suolo e a rendere la stessa struttura del suolo più ricca di biodiversità. Tutti noi sappiamo come sia altrettanto importante che questo prezioso materiale compia il suo ciclo di maturazione (da 4 a 12 mesi, a seconda del tipo) in cui si riduce la quantità di azoto presente e la fermentazione operata dai batteri, combinata con le alte temperature che si sviluppano, faccia perire i microbi nocivi e i semi infestanti presenti. Quando il letame è quasi inodore, potrà essere distribuito sul terreno.

Altrettanto importanti sono le modalità distributive del letame sul suolo: per questo esistono mezzi spandi-letame, specializzati per questo compito. Relativamente ai metodi di distribuzione è indispensabile garantire la massima uniformità distributiva sulla superficie e ridurre al minimo le perdite per volatilizzazione, che fanno perdere al letame la sua efficacia nutritiva. E’ proprio sull’uniformità distributiva che tantissime volte si nota la differenza tra i mezzi spandi letame. Questa deriva da tanti fattori, riconducibili a come è stato costruito il mezzo spandi letame, ai materiali ed alle soluzioni tecniche adottate nei meccanismi ed organi meccanici preposti a distribuire fisicamente il letame verso il suolo.

Joskin - specialista nel trasporto e nella logistica in agricoltura - ha sviluppato una gamma di rimorchi specifici con rotori verticali e orizzontali.
Tutti gli spanditori della gamma JOSKIN nascono con un’ampia dotazione standard di qualità:

  • Rulli frantumatori a spirali piegate per un'intensa frammentazione e uno spandimento ad ampio raggio;
  • Comando manuale di avanzamento del nastro tramite regolatore a compensazione di pressione;
  • Nastro munito di catene navali di grado 80 (il grado più alto per le catene da traino attualmente esistente);
  • Tenditore del nastro collocato all'esterno del cassone e facilmente accessibile;
  • Trasmissione protetta tramite accoppiamento elastico;
  • Sospensione del timone a balestre paraboliche.

Tutte queste dotazioni standard rendono gli spargitori JOSKIN macchine di grande facilita di utilizzo, offrendo agli utilizzatori un maggiore comfort lavorativo che si traduce in minori consumi e sollecitazioni per i trattori e minore calpestio del suolo. Si accompagnano a particolari lavorazioni degli acciai impiegati (come zincature a caldo) per garantirvi una lunga durata operativa dei mezzi.

L’ultima opzione che vi resta da scegliere è tra mezzi a spirali di frantumazione verticali oppure orizzontali. Sono a disposizione per aiutarvi a scegliere l’opzione migliore, in funzione del vostro utilizzo prevalente e del tipo di letame usualmente caricato e distribuito dal vostro spargitore.

In Italia Joskin è rappresentato da Lucagri, per questo siamo a disposizione per consulenze e incontri.

Luca Zolin

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