Liquami e Terreno, il Matrimonio Perfetto se Celebrato Bene

Liquami e Terreno, il Matrimonio Perfetto se Celebrato Bene

Lo sappiamo tutti: i reflui zootecnici o agro-energetici non sono un problema da smaltire ma una risorsa da valorizzare, una risorsa agronomica vera e propria alternativa ai fertilizzanti chimici.

In questo senso il matrimonio liquami-terreno agricolo è una delle fasi finali di un processo molto lungo. Infatti la distribuzione agronomica chiude il ciclo dei nutrienti e della sostanza organica che vengono restituiti alla dotazione naturale del suolo. Per questo devono essere distribuiti in campo.
Non solo per svuotare le vasche di stoccaggio, ma per continuare il ciclo vitale che proprio nel terreno trova la naturale collocazione e che sta alla base della bio-diversità.

Conosciamo bene il tema, nei suoi aspetti ecologici ed ambientali: la mancata valorizzazione agronomica degli effluenti si accompagna a problematiche ambientali sempre più vincolanti, quali, la contaminazione da nitrati delle acque superficiali e sotterranee, l’eccessivo accumulo di fosforo e metalli pesanti nei terreni, le emissioni di ammoniaca e altre sostanze maleodoranti in atmosfera.

La distribuzione in campo, in questo senso risulta essere di fondamentale importanza in quanto da essa dipende la completa utilizzazione ed efficienza degli elementi nutritivi da parte della coltura e la possibilità di generare fenomeni di inquinamento.

Ok la distribuzione, ma come va fatta?
Un’idonea attrezzatura per la distribuzione deve rispondere a una serie di esigenze che poi corrispondono a precise soluzioni tecniche.
Queste esigenze sono rappresentate dal corretto apporto di elementi nutritivi al terreno, il contenimento delle perdite di azoto, l’allargamento del periodo di distribuzione, la riduzione del compattamento del suolo, l’emissione di odori e, non ultimo, la convenienza economica.
Tutto questo condiziona la scelta delle attrezzature e i loro sistemi di dosatura e distribuzione.

La risposta Joskin: non solo botti ma sistemi di distribuzione completi.
La gamma di mezzi della casa belga per la distribuzione agronomica dei liquami è assai ampia.
Ciò che mi preme evidenziare è l’approccio di Joskin al tema: ogni mezzo è progettato per rispondere alle esigenze - richiamate sopra - di realizzare una distribuzione ottimale in funzione della massima valorizzazione del “capitale nutritivo” del liquame.
Come dire: non costruiamo botti, progettiamo sistemi specializzati che rappresentino la migliore soluzione tecnica possibile nel processo biologico.
Il terreno produce elementi nutritivi per gli esseri viventi - uomo e animali - che utilizzando queste risorse alimentari a loro volta producono “scarti” - rifiuti organici e reflui di vario tipo - che devono essere restituiti al suolo per continuare a generare prodotti che alimentano il ciclo della vita.
E’ una semplificazione molto spinta, giusto per capirci.
Noi ci concentriamo sul passaggio della restituzione al terreno, da fare con mezzi specifici e specializzati.

Qui entra in gioco tutta la competenza e qualità Joskin.
Prendete una botte tipo la Cobra2. Non è solo un tank (una grande tanica su ruote) ma un insieme di elementi che creano un sistema distributivo di liquami.
Esigenza 1: giusto apporto di elementi nutritivi.
Con Cobra puoi verificare in misura accurata le quantità rilasciate sul terreno e la qualità del liquame.
Inoltre con la giusta attrezzatura distributiva da applicare alla botte, il vostro liquame finisce al posto giusto sul terreno.
Anche in questo le barre di distribuzione Joskin sono specializzate in base alla funzione: sotterramento, piuttosto che rilascio superficiale. Ma sempre con grande perizia e precisione.
Esigenza 2: riduzione del compattamento del suolo.
E’ un problema molto serio, che in questo mezzo trova soluzioni precise.
Infatti il compattamento provoca riduzione della porosità, aumento della resistenza alla penetrazione, riduzione della capacità di infiltrazione dell’acqua e dell’aria, riduzione della crescita delle radici delle piante e asfissia radicale.
I tecnici hanno progettato e costruito un mezzo che a dispetto della sua massa applica un peso lieve sul suolo. Come dire, un gigante gentile che pur grande&grosso si muove a passo di danza.
Significa minore compattamento del terreno ma anche minori consumi per il traino, vita operativa del trattore più lunga… e tanto altro.
Esigenza 3: abbattimento degli odori, meno ammoniaca nell’aria.
Questo è l’aspetto che più di ogni altro è conosciuto al grande pubblico. Ma noi sappiamo che non è solo un fatto di “puzza”. La volatilità dei una parte del liquame porta con se anche una diminuzione della capacità nutritiva del liquame stesso che si dissolve piuttosto che finire nel terreno. Con la giusta tecnica distributiva di Joslin questo aspetto si annulla in massima parte.
Esigenza 4: la convenienza economica.
E qui si tratta di fare i conti. Siete sicuri che un Joskin come il Cobra2 costi più di una semplice botte?

E’ un mondo - quello della distribuzione agronomica - da scoprire e valutare. Con Joskin è meglio.
Per questo Lucagri è a vostra disposizione: consulenza e indicazioni.
La vendita viene dopo.

Luca Zolin 

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