La Prova, Ovvero Toccare Per Credere

La Prova, Ovvero Toccare Per Credere

C’è un momento speciale per la scelta di un mezzo da usare poi nella propria stalla e azienda agricola.
Se si considera che la scelta di una macchina riveste una importanza immediata per l’investimento che essa rappresenta e per le conseguenze che questo comporta nel tempo, si comprende come sia fondamentale non sbagliare.
Non è raro - nel mio lavoro - incontrare allevatori che facendo scelte frettolose o guidate da criteri discutibili siano poi pentiti della decisione presa, perdendo di conseguenza denaro e tempo prezioso.
Che fare allora?

Toccare per credere, o meglio provare per essere sicuri.
La soluzione migliore per scegliere un mezzo - ad esempio un miscelatore unifeed - è quello di provarlo vedendolo all’opera presso la propria azienda. Se ciò non fosse possibile, fatevi invitare presso qualche conoscente che ha in uso quella specifica macchina.
Ma vedere in funzione un mezzo non svela tutti i suoi segreti, che imparerete a conoscere nel tempo. Però vi può far capire l’agilità con cui si muove in azienda, tra spazi ristretti e percorsi non sempre facili da compiere, dal carico delle varie componenti fino allo scarico in mangiatoia della razione.

La questione fondamentale riguarda la qualità della miscelata: garantire una miscelata uniforme e “ruminabile” quasi in ogni condizione è il vero compito del mezzo unifeed.
Infatti il compito da assolvere - sempre e comunque - è quello portare in mangiatoia una razione fatta di foraggi e concentrati che le vacche - anche volendo - non possono scegliere, assicurando al contempo alle bovine una granulometria degli alimenti come prescritta dai nutrizionisti.
Un razione con fibre di foraggio troppi lunghe non migliora la ruminazione e induce l’animale a scegliere cosa ingerire. Al tempo stesso una macinazione eccessiva dei foraggi li trasforma agli “occhi” delle vacche in concentrati, mettendo a repentaglio sia la salute del rumine che l’efficienza nutrizionale della dieta (transito ruminale eccessivo).
E’ importante definire con il proprio nutrizionista / alimentarista quali sono i requisiti che deve avere il carro adatto al proprio allevamento, perché non è detto che una macchina o un sistema vada bene per tutti.

Altro aspetto fondamentale è inerente la costruzione e qualità stessa del mezzo.
I materiali, le scelte tecniche e tecnologiche che lo distinguono rispetto ad altri, la qualità dei componenti e dei dispositivi di bordo raccontano molto dell’affidabilità del mezzo che state analizzando. Ma anche in questo caso è bene farsi aiutare da un professionista del settore, capace di guidarvi per comprendere dove stanno le differenze tra un modello ed un altro e che una volta valutate vi diranno - in modo inoppugnabile - quale sia il migliore mezzo per le vostre esigenze.

Se pensiamo che un miscelatore - come tanti altri mezzi funzionali al lavoro in azienda come i trattori, i rimorchi, i dispostivi per la lavorazione del terreno, etc. - sia un investimento essenziale per migliorare le performance produttive e i risultati economici della vostra azienda, capite quanto sia importante avere dei consulenti (non semplici venditori) capaci di guidarvi nel momento della scelta.
Sta quindi a voi distinguere tra i venditori “di carta” (basta fare il contratto, poi qualche santo provvederà) e coloro che con la loro proposta vi faranno cogliere un affare che dura nel tempo.

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