Giro D'italia in 4 Tappe. Entusiasmante

Giro D'italia in 4 Tappe. Entusiasmante

Sto facendo il Giro d'Italia. E' una esperienza interessante che voglio condividere.

Sto facendo il Giro d'Italia. Non è la prima volta - ovvio - ma per la prima volta lo faccio in questo modo: non devo vendere nulla ma solo incontrare persone, aziende ed esperienze nel campo dell'allevamento.
Un modo diverso di approcciarsi al mercato, di incontrare le aziende, di vedere le loro esigenze e di creare - o meglio "rinnovare " relazioni. E in questo girovagare riemergono i ricordi di una vita passata tra stalle, corti, aziende e concessionari. Ma oggi voglio raccontarvi di questo Giro d'Italia anomalo, tra Piemonte e Toscana, Emilia e Veneto. Il periodo particolare segnato dal Covid non mi ha permesso di raggiungere altre aziende sparse nel resto del Paese. Sarà per la prossima volta.
Voglio raccontare di aziende e persone attraverso la loro esperienza, non di quello che so fare io o chi rappresento in Italia. Penso che valorizzare il cliente - nella sua storia, esperienza e capacità - sia molto più gratificante che non cominciare dalla mia (lunga) presenza professionale tra gli allevatori italiani.
Bene, inizio a raccontarvi.

Tappa 1: alle porte del Monferrato. Tenuta Aimonetta.

Daniele Dinosio lo conosco da tanto tempo. Lodigiano di provenienza, è un imprenditore determinato e gentile. La Tenuta Aimonetta, acquisita da tempo è collocata nella campagna alessandrina. Alle porte del Monferrato, in una zona splendida e rigogliosa.
Governa, con tanti collaboratori bravi e competenti, una azienda zootecnica importante, con una mandria di oltre mille capi è un podere di 400 ettari di cui 120 ha mais, 150 h miscuglio loietto e veccia, 30 ha erba medica, 40 ha tra frumento e orzo, 30 ha prati stabili, 30 ha boschi - "perchè mi piace cacciare", precisa Dinosio. Tornando ai capi, dei 1100 che compongono la mandria oltre 400 sono in lattazione. La produzione di latte per capo al giorno nel 2019, in media, è stata di 38,5 litri con il 4,2% di grasso e il 3,55% di proteine. Risultati notevoli. Frutto un lavoro intelligente, pianificato nel tempo e costellato di tante piccole scelte quotidiane in linea con la mission dell'azienda e la visione della proprietà: fare qualità, perchè questa paga sempre e qualifica l'allevamento nei confronti dei clienti, dei fornitori e del mercato. In questa azienda il carro unifeed è un Siloking semovente da 22 mc. Una macchina che macina un sacco di ore ogni giorno ma che ha procurato benefici notevoli all'azienda. Perchè è stata scelta? "Mi sono fidato di Luca". Con una affermazione così non resta che ripagare la fiducia con una assistenza inappuntabile e precisa. Questa è stata la prima tappa. L'abbiamo racconta anche su l'Informatore Zootecnico nr. 10 di maggio.
Se volete leggere l'articolo per intero... ecco qui il link

Tappa 2: San Gimignano ci accoglie a Poggio Alloro.

Mi accoglie Renzo Fioroni, instancabile motore dell'attività , che con il fratello Giancarlo e la Cugina Sara gestisce l'azienda sulle colline propsicenti lo skyline della città delle torri. La storia della Tenuta di Poggio inizia nel 1955 quando I tre fratelli Fioroni, Umberto, Amico, e Bernardo, arrivano a San Gimignano – al Podere Poggio Alloro – dalle Marche. Sono esperti agricoltori e allevatori da generazioni e continuano il lavoro di mezzadri fino al 1972, anno in cui, dopo enormi sacrifici, acquistano la proprietà ristrutturando la casa principale come loro abitazione.
Tornare a Poggio Alloro è sempre piacevole; il luogo è incantevole, una posizione molto felice che ti invita alla calma tranquilla. La struttura aziendale è al centro di una tenuta di 150 ha coltivata secondo protocolli biologici (35 coltivati a vigneto, 5 a uliveto, 20 a bosco misto e incolto, 90 a foraggi e a cereali misti quali grano duro, farro, orzo, girasole, avena, e granoturco) che fornisce i prodotti base per l'alimentazione della mandria di 55 chianine allevate nella stalla aziendale.
Il ristorante, l'agriturismo con alloggio, la cantina, la produzione di olio biologico completano il quadro delle attività aziendali che qualificano Poggio Alloro. Prima del Covid a Poggio Alloro era preso d'assalto dai turisti - organizzati o meno - per un pranzo, una sosta, un acquisto o qualche giorno di sereno riposo. "Noi siamo qui. Riprenderà - ne siamo certi - ma quest'anno la botta è stata forte, molto forte..." racconta sconsolato Renzo Fioroni.
Come mai nel mio Giro d'Italia sono capitato qui, tra le colline toscane?


Semplice: per la mandria cercavano un mezzo unifeed "green", pulito, in sintonia con la vocazione biologica dell'azienda. Si trattava di passare dal forcone - lo strumento che usavano per il lavoro in stalla - ad un mezzo moderno e capace di preparare l'alimentazione delle chianine nel modo migliore. Epico il viaggio in Germania a vedere come funzionava il Siloking E-Truk tutto elettrico: Renzo, Marco e lo zio Amico Fioroni - uno dei tre fratelli fondatori dell'azienda. Ricordo che fu tutto molto comico e piacevole: il viaggio, l'accoglienza di Siloking, la contrattazione... fino alla consegna. Ora il bel Siloking tutto elettrico - alimentato dall'energia prodotta dal'impianto fotovoltaico dell'azienda - alimenta a dovere le chianine che a loro volta alimentano la macelleria interna per alimentare poi - con bistecche alla fiorentina e buonissima carne - avventori e turisti nelle sale dell'agriturismo. Insomma, tutta una filiera corta, biologia e gustosa. Inutile dire che il Siloking funziona a dovere e che è sempre un gran piacere tornare a trovare i Fioroni a San Gimignano.
Simpatica l'affermazione di Amico (è il nome !) Fioroni: "con quello che costa sto carro mi compro la fabbrica dei forconi". Oggi è felice e soddisfatto della scelta fatta con l'E-Truk Siloking.
Anche qui esperienza (mia) e qualità del prodotto hanno permesso di fornire la migliore soluzione sul mercato per le esigenze dell'azienda.
Vi invito a leggere il pezzo nel seguente link.

Tappa 3: in Veneto per esperienze nuove di unifeed innovativo.

In questa tappa torniamo in Veneto, precisamente nel mio territorio vicentino. Vorrei raccontarvi di due aziende che hanno dato una loro particolare interpretazione del tema "miscelata unifeed". A Malo Fanin Mangini - uno dei produttori importanti di mangimi per la zootecnia in Italia - in collaborazione con Nutristar - altro nome nobile - producono miscelate unifeed conto terzi e le spediscono in tutta Italia. Grazie ad un impianto fisso Siloking Static Line da 40 mc sono preparate delle miscelate unifeed che poi vanno consegnate agli impianti zootecnici clienti.
Un sistema di lavorazione che macina 15.000 quintali al mese di miscelate unifeed. La novità interessante sta nella forma distributiva di una grande parte della miscelata che viene pressata in balle da 300 kg circa e, in questa forma, quindi consegnata ai clienti distribuiti in tutto il paese.
La miscelata è di alto valore nutrizionale, destinata ad animali bisognosi di una alimentazione ricca di apporto proteico importante. In questo modo, attraverso vettori "normali" e non necessariamente dotati di vascone, è possibile l'invio in ogni parte del paese della miscelata unifeed.
Stesso concetto per l'altra struttura che - sempre nel vicentino - lavora 3000 tonnellate di miscelata unifeed al mese.
La Fratelli Clavello e Bigarella, con due siti produttivi e 3 miscelatori Static Line di Siloking da 40 mc caduno serve una ampia area della pianura veneta in cui fornisce agli impianti le razioni unifeed destinate alle mandrie residenti.

L'aspetto interessante è come queste due aziende abbiamo trovato una loro specifica interpretazione del tema "miscelata unifeed" e si siano ritagliate un mercato che via via sta sempre più aumentando di dimensione e valore economico.
L'esperienza maturata accanto ad allevatori di tutta Italia ha generato la collaborazione con questi due centri di produzione, fornendo loro le indicazioni ed i suggerimenti che si sono poi concretizzati negli impianti tecnici, i miscelatori e le strutture accessorie che fanno funzionare il sistema. Anche qui Siloking ha fornito le "macchine" che permettono alle due aziende di produrre con regolarità e alta qualità una massa così ingente di prodotto ogni mese.
Tutto ha inizio - sempre e comunque - dal confronto che deve avvenire col cliente per valutare le eisgenze specifiche. Da questo nascono le risposte "personalizzate" che soddisfano appieno i bisogni di ogni impianto zootecnico.
Per leggere il pezzo su l'Informatore Zootecncio ecco il link 


Per finire la Tappa 4: la sto facendo in questi giorni e sarà il soggetto dei una prossima pagina del blog.
Mi ha portato in Emilia e nuovamente in Veneto
Vi presenterò due modi di interpretare l'alimentazione delle vacche per produrre latte destinato a due lavorazioni casearie di eccellenza italiane come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano.
Due aziende diverse, due zone diverse, due modi diversi di intendere la produzone di latte di qualità.

Per tutti lo stesso comun denominatore: esperienza e assistenza ai clienti, macchine di qualità e una lunga storia personale costruita con tanti allevatori e tanti allevamenti in tutta Italia.

Il Giro non finisce, ma vi lascio con questa immagine: Davide, poco più che ventenne, accanto al suo carro miscelatore.
L'agricoltura continua, va avanti. Il paese ha bisogno di una agricoltura che incarna valori e compiti innovativi, sostenibili nel tempo dal punto di vista ambientale ed economico.
Il paese ha bisogno di noi.
 

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