Dopo la pausa invernale ricomincia il lavoro sui prati. Gli interventi primaverili sono decisivi per il successo della produzione di foraggi (sia per la quantità che per la qualità della produzione); gli interventi tardo-invernali e delle prime settimane della primavera sono determinanti.
Alla ripresa vegetativa, i prati hanno bisogno di cura causa di danni da gelo, attacchi fungini (muffa delle nevi, marciumi), ruscellamento superficiale e cumuli di terra dovuti a talpe e topi.
E’ necessario eseguire una ricognizione sulle superfici prative, con l’obiettivo di quantificare i danni invernali e definire priorità e modalità di intervento. Le principali operazioni colturali da eseguire sul prato in primavera sono:
Queste operazioni devono essere attuate subito dopo il disgelo, quando le graminacee cominciano a dare i primi segnali di ripresa vegetativa. La finestra di intervento è spesso molto stretta, in quanto la vegetazione “esplode” velocemente e i suoli sono molto umidi (trattorabilità limitata). Per questi motivi, la pianificazione e la prontezza di intervento sono molto importanti.
Per ogni azione Joskin offre macchine ed attrezzature specializzate, capaci di svolgere al meglio i compiti necessari per un intervento efficace e veramente migliorativo.
Per favorire la ripresa vegetativa e l’accestimento di nuovi steli le graminacee hanno bisogno di elementi nutritivi prontamente disponibili, ma la disponibilità di nutrienti nel suolo è limitata dalle basse temperature.
Diventa allora essenziale l’apporto nutritivo del letame e del liquame.
Per quanto riguarda il letame è preferibile distribuire letame maturo (almeno 6 mesi, meglio 1 anno) in quantità 15-20 t/ha, con un carico di 75-100 kg azoto per ettaro) in frazioni piccole per non «soffocare» le graminacee (formazione di vuoti nel cotico, con rischio di sviluppo infestanti e successiva contaminazione foraggi).
Se parliamo di liquame, è particolarmente idoneo all’utilizzo primaverile grazie all’elevata percentuale di azoto prontamente disponibile (15-20 m3/ha portano al suolo 70-90 kg di azoto).
Altamente performanti nelle prestazioni e soluzioni di spargimento, le macchine Joskin interpretano nel migliore dei modi il compito di valorizzare letame e liquame in funzione agronomica, per sfruttare tutte le capacità nutritive contenute in essi.
Spargi-letame, botti per liquami e ancor di più le barre per la distribuzione agronomica sono giustamente famose, grazie alla precisione nella distribuzione e ai vantaggi logistici/operativi che portano al terzista o agricoltore che le utilizza.
Ripulire il cotico per favorire l’accrescimento delle graminacee e di altre erbe è una operazione necessaria per la salute del prato stabile
Rimuovere la biomassa indesiderata (residui vegetativi, fienarola comune, muschio), sminuzzare/sciogliere i resti di concimi organici sparsi, eliminare i cumuli di terra e liberare le graminacee sepolte, pareggiare le superfici, danneggiare le prime foglie di infestanti quali ombrellifere e tarassaco: sono questi i compiti dell’erpicatura e strigliatura che favorisce lo sviluppo delle graminacee e minimizzare la contaminazione dei foraggi buoni.
Senza dimenticare l’azione che queste attrezzature svolgono sulla parte superficiale del suolo, creando fenditure che permettono all’aria e all’acqua di penetrate nel terreno, alimentando con ossigeno e umidità il lavoro di trasformazione che i batteri svolgono per generare sostanza organica.
Per attuare queste azioni di cura dei prati stabili Joskin ha studiato una serie di attrezzature specializzate.
La cura costruttiva (materiali di alta qualità), la geometria e disposizione delle parti che agiscono sul suolo e sulla vegetazione presente fuori suolo fanno di queste attrezzature degli strumenti particolarmente efficaci per intervenire nel migliore dei modi sul prato al momento giusto - né troppo presto (rischio di gelate tardive), né troppo tardi (rischio di danneggiare le graminacee in piena fase vegetativa.
Nel catalogo Joskin basterà cercare la gamma degli areatori Scariflex.
Alla ripresa vegetativa delle graminacee, succede spesso di vedere ampie aree del prato con vegetazione diradata o addirittura assente. Questo può dipendere da tante concause ( fenomeni climatici estremi, una gestione non ottimale e altre situazioni) ma l’unico fatto certo è che va ristabilito l’equilibrio ottimale tra graminacee (60-70%), leguminose (15-20%) ed altre essenze (15-20%).
Occorre arricchire il prato con graminacee e leguminose buone foraggere, intervenendo con una trasemina primaverile o autunnale. In primavera ha il vantaggio che le plantule possono beneficiare di una elevata umidità (quella residua dell’inverno e quella legata alle precipitazioni). In altri contesti può essere preferibile traseminare il prato in tarda estate/autunno.
Per ristabilire la pienezza del prato pascolo e l’equilibrio tra le varietà colturali Joskin ha realizzato una versione specifica dell’aeratore Scariflex con un apparato seminatore (elettrico o pneumatico) che agisce contestualmente all’ erpicatura/strigliatura sul campo.
La combinata striglia-seminatrice realizzata con Scariflex Joskin permette di distribuire la semente evitando passaggi ulteriori sul prato: meno passaggi significa meno calpestamento, ottimizzazione dei costi di intervento sia per quanto riguarda le macchine (trattori, carburante…) che per l’impiego di personale (ore di lavoro e relativi costi).
Joskin ha una filosofia ben precisa: costruire macchine e attrezzature specializzate per le singole attività che garantiscono il migliore risultato possibile dal punto di vista agronomico e dei risultati gestionali dell’impresa agricola.
Lucagri è specialista delle macchine e attrezzature Joskin in Italia.
Provare per credere.