Carro Miscelatore Unifeed, il Bello Del Verticale

Carro Miscelatore Unifeed, il Bello Del Verticale

Tutte le aziende zootecniche ne hanno almeno uno, tutti lo definiscono “il carro” identificandolo come la macchina più importante dell’allevamento ma è molto più di una semplice macchina.
In effetti, in tutto questo tempo passato per stalle e aziende, ho visto come il miscelatore unifeed sia diventato lo strumento indispensabile in un allevamento. Esso infatti permette di pesare con precisione, miscelare e distribuire l’alimentazione alla mandria, con notevole precisione e ripetendo con costanza le ricette più adatte, in relazione allo stato e tipo di bovino da alimentare.

I carri miscelatori si possono distinguere per tre tipologie e due conformazioni di miscelazione.
Per tipo, abbiamo mezzi trainati, semoventi e stazionari. Per conformazione troviamo mezzi a miscelazione orizzontale o verticale, a seconda del posizionamento degli organi che consentono la triturazione e miscelazione dei vari componenti la ricetta.

I migliori? Saperlo.
Occorre fare delle considerazioni ponderate, ma questo non permette comunque di stabilire quale sia il miscelatore migliore.
Infatti bisogna partire dalle necessità dell’azienda per individuare la soluzione più rispondente ai bisogni specifici di ogni singolo allevamento.
Uno dei compiti che mi sono dato è proprio questo: consigliare - con perizia ed esperienza - la scelta più adeguata per ogni situazione specifica.

Tuttavia, mi sento di poter dire che oggi - a prescindere da particolari esigenze, la soluzione più efficiente sia quella del carro unifeed a miscelazione verticale.
Vi spiego perché!

Più efficiente.
Il carro miscelatore unifeed verticale è in grado di miscelare e tritare finemente il nutrimento per il nostro bestiame, in tempi rapidi e con precisione.
Inoltre la forma e l’azione delle coclee verticali inserite nella tramoggia consentono di lavorare anche piccole quantità di materiale inserito, mantenendo costante l’omogeneità della miscelata. Questo non è possibile con il sistema delle coclee orizzontali.
Più capace.
Per la conformazione e la forma della tramoggia consente di lavorare quantità maggiori di miscelata rispetto ai mezzi a miscelazione orizzontale. Infatti troviamo mezzi - trainati o semoventi - capaci di lavorare contemporaneamente anche 30/35 mc di materiale. Nel caso di miscelatori stazionari arriviamo a masse molto più ingenti, fino ad 80 mc di miscelata per singola lavorazione.
Più produttivo.
Un miscelatore verticale - proprio per la conformazione della tramoggia di contenimento e per l’azione che le coclee in esso contenute - produce razioni unifeed omogenee, soffici e organoletticamente molto apprezzate degli animali.
Questo è un vantaggio indubbio, perché una miscelata con queste caratteristiche viene consumata per intero dal bovino, senza produrre scarti o selezioni che riducono fortemente l’apporto nutritivo dell’alimentazione a parità di costi sostenuti. Significa che quanto l’azienda spende per alimentare la mandria finisce tutto in produzione di ottimo latte (o in un rapido accrescimento, per gli animali da carne) garantendo ricavi adeguati per l’impresa agricola zootecnica.

Non tutti i mezzi sono uguali, è vero anche questo.
Volete qualche consiglio in più.
Contattatemi, sono qui per voi.

Luca Zolin 

Facebook