Carri, Carretti, Carrettini: Trasporti in Corso

Carri, Carretti, Carrettini: Trasporti in Corso

Capita spesso di vedere - tra corti. cascine, tenute, stalle e fattorie - la necessità di trasportare animali tra una sede e l’altra, tra una zona e un’altra, tra un alpeggio e un’altro. Vi assicuro che la fantasia non manca nella nostra bella Italia, per trovare soluzioni e usare mezzi di “fortuna”, magari nati per altre funzioni, adattandoli al trasporto di animali.

Mi piacerebbe mettermi, almeno per una volta, dal punto di vista della vacca o del vitello che devono essere spostati da un impianto ad un altro, magari distante qualche chilometro. Succede che aziende abbiano differenziato il luogo di accrescimento delle manze rispetto alla stalla di stazionamento delle vacche in mungitura, e quindi la necessità di interscambio degli animali si verifiche con una certa frequenza.

Succede anche che diventi necessario trasportare gli animali dalla stalle al campo aperto, per farli pascolare durante il giorno e poi alla sera riprenderli per il ricovero nelle stalle. In zone montane o durante gli alpeggi estivi è comunque frequente questa necessità, magari anche solo per il recupero di un animale in difficoltà dal pascolo e trasferirlo alla malga dove si trova la stalle. Ebbene, provando a pensare come un animale delle nostre stalle o di quelli, fortunati, degli alpeggi montani, provo ad immaginarmi cosa voglia dire salire su certi “mezzi” che si nero hanno ben poco. Pedane scivolose, piani inclinati per nulla comodi; spazi angusti in cui pigiarsi in più capi, perché più si è meno giri fa l’allevatore tra un luogo e un altro.

E poi le ruote: non vi dico le ruote. Ogni santa buca, per non dire sasso o punto sconnesso diventa occasione di scossoni e disagi, quasi fosse un massaggio doloroso da sopportare e non una necessità operativa quella di essere trasportati.
Avere lamiera scivolosa sotto gli zoccoli è la norma, nascosta da qualche forcata di paglia o un po' di segatura che nell’intento di chi l’ha sparsa dovrebbe attutire i disagi e preservarci da botte e possibili incidenti.
L’omologazione poi è una cosa sconosciuta: carri, carretti e carrettoni che non passerebbero alcuna revisione se non quella di essere portati dal ferrivecchi. La ruggine poi la fa da padrona: poiché non sono mezzi “importanti” nel lavoro aziendale non sono oggetto di manutenzione corrente e le riparazioni sono secco soluzioni di fortuna per tirare avanti. Spesso incrostazioni e letame restano sul pianale tanto da diventare tutt’uno col metallo.
Chi di noi salirebbe volentieri su un mezzo - pur anche di lavoro - arrugginito, sporco e per nulla confortevole? Se non ve va della pulizia e del comfort, almeno consideriamo la sicurezza come elemento minimo per utilizzare un mezzo da trasporto.

Esagero, ma quella di mettersi dal punto di vista degli animali dovrebbe essere una esercitazione da fare da parte di di tanti allevatori che pensano al benessere animale con un accessorio inutile, costoso e non necessario per fare impresa nell’ambito agricolo e zootecnico.

Esagero, ma non tanto, poiché in tutti questi anni ne abbiamo viste di tutti i colori in giro per campagne, stalle e allevamenti. Anche per queste necessità “marginali” nella vita aziendale voglio proporvi delle soluzioni che rispondono alle esigenze di sicurezza, benessere animale e praticità operativa.
Sappiamo che ogni occasione in cui l’animale deve “salire” su un mezzo da trasporto sono potenzialmente pericolose. Infatti sono situazioni in cui possono succedere incidenti - piccoli o importanti - in cui si crea disagio per l’animale e per l’azienda stessa, dovendo ricorrere poi alle cure veterinarie per riparare all’evento e recuperare la salute della bestia.

Nella grande famiglia di mezzi Joskin troviamo che la serie Betimax specificatamente pensati e costruiti per queste operazioni di trasporto degli animali, per spostamenti a piccolo-medio raggio.

 

Evidentemente chi li ha progettati si è sicuramente messo dal punto di vista degli animali, cercando soluzioni tecniche e costruttive ottimali per rendere anche le occasioni di spostamento sicure, confortevoli e facili. Uno degli ostacoli “psicologici” che l’animale incontra quando deve salire su un mezzo da trasporto è rappresentato dal piano inclinato che lo porta dal livello terreno al livello del carro. E’ anche un momento delicato per le gambe, in cui talvolta si verifica incidenti.
La soluzione Joskin è stata ingegnosa nella sua semplicità: perché non abbassiamo il piano di carico in modo da eliminare le rampe inclinate e rendere facile e sicuro il salire sul mezzo. Ecco quindi il meccanismo basculante che fa abbassare il bordo del pianale fino al terreno e quindi elimina la differenza di livello tra terreno e pianale.
Semplice, ma solo Joskin lo ha fatto. L’importanza di un mezzo del genere, non “strategico” in azienda ma certamente utile, la si scopre quando succede qualcosa di spiacevole, oppure quando il vecchio rimorchio deputato a queste funzioni perde i pezzi e siamo stufi di saldare, aggiustare, riparare.

Se non basta il buon senso sono le norme a ricordarci come l’animale debba essere trattato con standard di sicurezza adeguati in ogni momento della sua vita, garantendo un livello di benessere che lo metta al riparo da incidenti e malattie. E le occasioni di trasporto tra un luogo e un’altro sono momenti delicati in cui tante volte la sicurezza ed il benessere degli animali passano in secondo piano.

 

Tante sono gli aspetti che Joskin ha considerato per la costruzione dei suoi mezzi di trasporto per i capi della vostra mandria:

  • Utilizzo di acciai zincati per una lunga vita operativa del mezzo: la zincatura completa di tutto il corpo garantisce un'elevata resistenza nel tempo al veicolo contro l'effetto delle feci;
  • Piani di carico inclinati per la massima facilità di accesso e di uscita da parte dell’animale;
  • Ancoraggi laterali e pareti con soluzioni ergonomiche che limitano al massimo le occasioni di contusioni tra animale e mezzo;
  • Pneumatici adeguati che garantiscano comfort per gli animali e sicurezza di marcia per l’operatore;
  • Timone con molle trasversali: sicurezza per la marcia, comfort per gli animali;
  • Bordo interno - conforme alle normative vigenti - impedisce alle feci di fuoriuscire durante gli spostamenti e fori di scarico per facilitare la pulizia durante il lavaggio;
  • Coperture standard che proteggono dal sole e dalle intemperie;
  • Pavimento del mezzo coperto con una morbida resina a 3 componenti simile a quella utilizzata sui camion per il trasporto di bestiame. La resina ha proprietà antiscivolo e insonorizzate che risultano particolarmente confortevoli per gli animali. Garantisce alto livello di comfort alle gambe dell’animale e limita al massimo le occasioni di scivolate pericolose per gli arti dell’animale.

Infine vale la pena di ricordare la proverbiale e caratteristica durata di ogni mezzo Joskin: sono fatti per durare e per essere all’altezza del loro compito oggi e per lungo tempo.

 

Per favore, basta carri, carretti e carrettini: le vostre vacche vi ringrazieranno (se potessero farlo lo capireste di di sicuro) e voi avrete un problema in meno.
Semplice.
 

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