L’Italia è il belpaese che l’unifeed lo ha inventato. In Italia sono nati i primi miscelatori, ideati e costruiti in officine meccaniche che per tanto tempo officine sono rimaste e - delle tante - solo poche sono diventate industrie con capacità produttiva, finanziaria e commerciale evolute, organizzate e capaci di competere sul mercato, in primis quello domestico e poi sugli scenari mondiali.
Dopo 25 anni di esperienza "in campo" nei ranghi commerciali di un noto costruttore veneto, Luca Zolin fonda Lucagri alcuni anni orsono. E - non essendo la matematica opinabile - 25 più 4 fanno ventinove. Di anni, si intende. Siamo alla vigilia dei trent’anni di esperienza, solcando le strade di tutta Italia e conoscendo moltissime stalle in tutto il paese. E intanto Lucagri inizia il 5° anno di presenza in Italia. In questi trent’anni - in cui i carri unifeed sono diventati macchine raffinate e le stalle hanno dovuto convertirsi in aziende organizzate - il mondo della zootecnia è mutato, cambiato, evoluto. Avevamo iniziato con i miscelatori orizzontali. Complicati, di piccole dimensioni (ma non c’erano molte "grandi stalle" trent’anni fa) e che restituivano miscelate non omogenee, impaccate e tutt’altro che soffici. Poi la rivoluzione - sempre ideata dagli italiani - è stata quella di verticalizzare la coclea di miscelazione: tutta un’altra storia in termini di efficienza meccanica, capacità di miscelazione e qualità della razione unifeed. E siamo agli ultimi anni, in cui il mercato zootecnico bovino ha evidenziato ancora mutazioni: meno impianti, ma dimensioni più imponenti e numero di capi maggiore per ogni singola azienda. Questo significa anche richiesta di macchine agricole e unifeed migliori, più performanti, più adatte a sostenere la dinamica azienda-macchina-animale razionalizzata al massimo per produrre qualità (del latte o delle carni) ottimizzando i costi e con investimenti mirati. Che centra Lucagri in tutto questo? Parecchio. Basti pensare alla fetta di mercato rosicchiata, anno dopo anno, ai costruttori italiani di macchine unifeed. In Italia il brand Siloking era sconosciuto se non ai pochi allevatori altoatesini che - parlando tedesco e ragionando nella stessa lingua - avevano preferito le macchine unifeed teutoniche alle nazionali. Del resto - sentendosi loro più appartenenti al mondo tedesco-tirolese che ai quello italiano, pensavano che il loro paese fosse a nord piuttosto che a sud, verso Trento. Ebbene, in quattro anni, consumando scarpe e copertoni (vuol dire correndo su e giù per il paese e non lesinando impegno costante) le macchine proposte da Lucagri si sono mangiate quasi il 18% del mercato. Ora le rosse tedesche si vedono in Sicilia (cioè in fondo, agli antipodi delle valli bolzanine), in Sardegna, in Puglia e non solo nelle regioni ricche di aziende e capi come un tempo, cioè al nord dove ci sono le pianure e i ricchi pascoli. In questo contesto Lucagri si presenta come protagonista "anomalo". Luca Zolin - profondo conoscitore del mercato - inserisce sulla piazza italiana (è proprio una "piazza", con un numero di mezzi unifeed venduti all’anno piccolo rispetto ad altri paesi europei) un brand che si presenta "diverso" rispetto ai competitor di casa nostra. Se possiamo pensare che sui mezzi trainati le differenze non siano così significative (eppure ci sono, tante e specifiche), sui semoventi non c’è storia. Design ed efficienza meccanica, qualità costruttiva e materiali impiegati, innovazione e tecnologia applicati non hanno paragoni nei mezzi prodotti sul mercato italiano.Lucagri è un soggetto anomalo in un paese in cui i costruttori italiani si presentano di casa in casa e di corte in corte a vendere le proprie macchine; un mercato in cui - per quanto riguarda l’unifeed - il concessionario fa difficilmente un lavoro massivo e penetrante dati i numeri relativamente piccoli delle macchine vendute. Lucagri ha scelto come mission quella di essere l’anello di congiunzione tra il produttore "industrializzato" di mezzi unifeed e l’azienda zootecnica che cerca un miscelatore di qualità, capace di mantenere nel tempo tutte le promesse che una macchina nuova porta con se. Affidabilità, qualità costruttiva e ancor prima progettuale, qualità della miscelata, efficacia ed economicità operativa, mantenimento del suo valore nel tempo e vita operativa lunga. Come si fa ad essere "anello di congiunzione" tra chi offre le macchine e che ne ha bisogno per produrre di più e meglio? Semplice. Serve tanta esperienza e altrettanta forza per misurarsi ogni giorno con il mercato e le sue problematiche tecniche, economiche, commerciali. Con queste armi Lucagri si presenta all’inizio del suo quinto anno di presenza sul mercato delle macchine unifeed in Italia.