Anche in zootecnia c’è bisogno di una trasformazione digitale che renda possibile l’evoluzione qualitativa delle aziende verso una maggiore sostenibilità ambientale, economica e competitiva, in una parola verso un futuro migliore.
L’Agricoltura 4.0 - così ormai viene identificata - è fondamentalmente l’utilizzo di tante tecnologie che aiutano a lavorare (gli operatori), coltivare (i terreni), allevare (le mandrie), produrre (siamo la patria dell’eccellenza gastronomica) per migliorare la sostenibilità e la resa delle coltivazioni, le condizioni del lavoro e la qualità delle produzioni.
Anche in zootecnia c’è bisogno di una trasformazione digitale che renda possibile l’evoluzione qualitativa delle aziende verso una maggiore sostenibilità ambientale, economica e competitiva, in una parola verso un futuro migliore.
Nonostante le difficoltà del periodo il mercato delle macchine in agricoltura e zootecnia vola grazie agli incentivi che amplificano i vantaggi fiscali diminuendo in modo considerevole il costo delle macchine. Sempre più il settore ha bisogno di tecnologia avanzata, anche per gestire gli allevamenti, organizzare i magazzini e coordinare in tempo reale tutti i dati economici e ambientali che fanno vivere l’impresa.
Ma tutto questo deve essere accompagnato da un cambiamento culturale, di mentalità e quindi di approccio anche al tema delle macchine che muovono l’azienda zootecnica.
La trasformazione in agricoltura è un processo complesso indispensabile, ma - ora sempre più -inarrestabile.
Un processo che pone le premesse oggi per cogliere domani benefici a cui nessun imprenditore agricolo potrà rinunciare, pena la scomparsa dal mercato.
Riduzione dei costi.
Migliore qualità della produzione.
Ottimizzazione delle risorse alimentari e loro tracciabilità.
Sostenibilità ambientale.
Sono solo alcune delle voci che compongono la rivoluzione digitale del 4.0, a cui tutti devono prestare attenzione. Anche coloro che finora sono stati “distratti” rispetto a questi temi e a queste necessità.
Non si tratta solo quindi di cogliere un vantaggio economico immediato dato dallo sconto fiscale: saremmo veramente miopi se tutto finisse lì.
Il vantaggio fiscale è una spinta in più, una molla ulteriore che spinge imprenditori ed imprese a imboccare decisamente questa strada.
Quale compito per chi propone, commercializza macchine unifeed (e mezzi in genere)?
Essere in grado di promuovere questa cultura del cambiamento, poiché oggi la questione non è più e solamente “vendere”, ma anche e soprattutto fare in modo che ciò che si vende sia realmente propedeutico e finalizzato al progresso di una zootecnia e agricoltura orientata al futuro.
E questo futuro non può che essere sostenibile, di qualità, sicuro.
Questo significa essere davvero dalla parte degli allevatori e dell’agricoltura.
Questo significa essere professionisti in agricoltura oggi.
Tutti oggi stiamo combattendo, facciamolo per la migliore causa possibile. Lo sviluppo delle nostre imprese.
Luca Zolin