Di Cosa Hai Bisogno Oggi? Conosci la Storia Dell’unifeed?

Di Cosa Hai Bisogno Oggi? Conosci la Storia Dell’unifeed?

Io non ero ancora nato. Siamo alla fine degli anni 50’, le stalle erano moltissime.
Un numero enorme, tantissime piccole aziende zootecniche presidiavano tutto il territorio di un’Italia contadina. Pochi capi per stalla.
E’ di quel periodo che nell’alimentazione delle mandrie viene inserito un elemento fino ad allora sconosciuto: il mais sminuzzato e stoccato in grandi quantità in trincee o sotto teli di nylon, conservato. Nasce così il Silomais come lo conosciamo ancor oggi: vuol dire amido e fibra degradabile, che assicurano alla bovina da latte una quota fondamentale di energia.
Da quel periodo in poi, il silomais entra nella dieta delle mandrie bovine integrando i foraggi secchi e quelli freschi di taglio che finivano quotidianamente nelle mangiatoie, al mattino e alla sera.
La movimentazione dei foraggi avveniva manualmente, e anche il prelievo dell’insilato di mais dalla trincea per portalo alla mangiatoia seguiva la stessa prassi.
Tanta fatica, lunghi tempi di lavoro, ridotta efficacia della tecnica alimentare.
E’ di quel periodo la nascita dei primi mezzi - antenati del carro miscelatore - destinati a meccanizzare il prelievo degli insilati di mais dai siti in cui era stoccato per depositarlo direttamente nella mangiatoia, a disposizione dei bovini.
Via via che passava il tempo dei costruttori di mezzi agricoli - su sollecitazione degli agricoltori più avanzati - approntavano macchine capaci di prelevare il silomais dalle trincee attraverso una fresa che contemporaneamente sminuzzava il prodotto e lo spingeva all’interno del grande vascone di contenimento.
Al mais - in questi primi “miscelatori” - fu aggiunto il fieno, ottenendo un insieme di fibre lunghe e corte, mescolate da coclee orizzontali, da porgere ai bovini per la loro alimentazione.
E’ degli anni 80’ la rivoluzione che ha investito questo settore.
Fu l’introduzione della tecnica della razione costante - definita unifeed (ovvero alimento unico) - a cambiare radicalmente il metodo della somministrazione degli alimenti ai bovini, sostituendo il metodo tradizionale “a piatto unico”.
In pratica, nell’alimento unico il bovino ha a disposizione una razione composta da foraggi tritati, concentrati e sottoprodotti compresi nella dieta. Tutti miscelati in modo da non consentire al bovino di scegliere cosa ingerire tra i componenti della razione.
Il vantaggio della tecnica unifeed sta nel fatto che una miscela ben composta consente una elevata concentrazione energetica sfruttando al meglio le interazioni tra gli alimenti con caratteristiche differenti ma somministrati insieme.

Le novità della tecnica alimentare hanno generato tecniche applicate a questi primi carri miscelatori modificarono radicalmente il loro lavoro e gli effetti che producevano nella tecnica di alimentazione dei bovini.
Alle coclee furono applicate delle lame - i coltelli - con il compito di tritare i foraggi ad una lunghezza di 3-5 cm, adatti alla ruminazione, facilitando l’ingestione del cibo da parte degli animali.
Ai modelli dotati di vasconi in cui il materiale veniva miscelato da coclee disposte orizzontalmente si affiancano - a partire dagli anni 90’ - macchine in cui la miscelazione meccanica del contenuto è azionata da coclee verticali molto più efficienti dal punto di vista energetico e capaci di produrre grandi quantità di razione nello stesso tempo (fino a 40 mc di prodotto nella stessa miscelata).
La dotazione di sistemi di pesatura e controllo hanno permesso dosature precise sia nella composizione delle ricette che nello scarico delle miscelate.
L’evoluzione tecnica della progettazione, dei materiali impiegati e della costruzione, dei sistemi di controllo e gestione delle funzioni, dei propulsori hanno permesso di giungere a macchine altamente performanti, capaci di elevate produttività.

Oggi un miscelatore unifeed è un mezzo con alta concentrazione di tecnologia e tecnica alimentare. Potremmo passare ore e ore a descrivere le caratteristiche di un moderno miscelatore unifeed. Ma mi sorge una domanda: davvero una macchina così importante (determinante - oserei dire - per il successo del vostro allevamento) la si scegli a partire dal listino prezzi e non per le sue caratteristiche?

Ho scelto di fare consulenza, prima che vendita e assistenza. Il motivo c’è, ve lìho spiegato prima.

Luca Zolin 

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